L’ISTAT cancella i giochi dal calcolo dei consumi degli italiani

L’ISTAT cancella i giochi dal calcolo dei consumi degli italiani

L’Istituto Nazionale di Statistica non ritiene più rilevante la spesa degli italiani nei giochi e nelle scommesse e spera che il vecchio “Totocalcio” tornerà a fiorire. Si può essere di diversa opinione, ma noi riteniamo che cancellare dal paniere dei consumi la spesa per il gioco autorizzato dallo stato sia una operazione che somiglia molto al nascondere la polvere sotto il tappeto perché, se lo Stato incassa dai giochi oltre 2 miliardi di euro, una certa rilevanza nell’economia la ha eccome. E tuttavia la cancellazione dei giochi e delle scommesse non ha impedito all’ISTAT di metterci il Totocalcio e il Totogol che hanno tenuto banco per una quindicina d’anni. Poi dovremmo parlare dei concorsi a pronostico che da oltre 20 anni imperversano nelle tasche degli italiani. In ogni modo attualmente i giochi non sono ritenuti idonei a caratterizzare le tendenze dei consumi degli italiani e nemmeno i Parchi da divertimento. Qualcuno si domanda, ma se l’ industria dei giochi non è ritenuta rilevante economicamente né degna di nota, come mai non sono state abolite le tasse o almeno drasticamente ridotte?

 

M.R.

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