Fake News e confusione sulle aliquote del PREU
Mentre le informazioni che circolano sull’articolo 9 del decreto legge n.87 del 2018 annunciano l’innalzamento del PREU, il Ministro della Salute Speranza, difende la sanità.
La situazione sullo stato del gioco legale italiano anche col nuovo Governo resta tesa e confusa ma la manovra da 35 miliardi richiede fondi che secondo molti osservatori proverranno da un ulteriore aumento del Preu. Gli scogli da superare per avere i fondi necessari alla copertura della prossima legge finanziaria sono diversi, ma soprattutto è la Sanità Pubblica sotto la lente d’ingrandimento che tutti difendono e, a proposito il Leu, ha chiesto di reperire i fondi da un aumento del prelievo erariale sulla raccolta delle slot che dovrebbe fornire un gettito di 500 milioni annui dall’anno 2020.
Il Governo Conte vuole la lotta all’evasione e qualche soldo anche dai giochi
Il Premier Conte vuole, come primo provvedimento, contenere la spesa e subito dopo dichiarare guerra all’evasione, ma un bel gruzzolo può arrivare anche dai giochi introducendo una tassa sulle cifre che vanno nelle cassette perché c’è anche da evitare il temuto aumento dell’IVA. Insomma vedremo come procederà il Governo che ritiene alcune informazioni errate perché a decorrere dal 1mo settembre 2018 gli apparecchi AWP hanno pagato il 19,25% dell’ammontare delle somme giocate, dal 1mo maggio 2019 il 19,6% e dal 2020 il 19,6% poi dal 1mo gennaio 2021 pagheranno il 19,75% per tornare al 19,6% dal 1mo gennaio 2023, ovviamente per gli apparecchi dotati di attestato di conformità dal Ministero dell’economia e finanze e collegati alla rete telematica. I dati vengono contestati da alcuni politici che affermano che le New Slot pagano 1,35% dal 1mo di gennaio 2019, ma non sappiamo se l’1,35% comprende anche le spese per il collegamento in rete che comporterebbero almeno il 2% addizionale. Non avendo accesso a documentazione probante, non possiamo che riferire le notizie che circolano, siano esse corrette o semplici Fake News, ma sappiamo che nei primi sette mesi dell’anno in corso le entrate dai giochi hanno subito un incremento del 6,7 per cento.
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